Le rughe? Sono le nostre compagne di vita, ma l’età non è più così determinante come una volta. A causarle sono soprattutto i fattori ambientali come inquinamento ed esposizione al sole che accelerano il danno ossidativo prodotto dai radicali liberi, ovvero molecole instabile che danneggiano il Dna. Anche se, dopo i 40, il rallentamento cellulare c’è e si vede.
L’invecchiamento è la principale preoccupazione estetica delle donne tra i 30 e i 65 anni e le rughe sono il primo fattore su cui desiderano intervenire. Nella medicina estetica sono proprio la tossina botulinica e i filler a coprire il 38% del mercato mondiale.
«Dopo i 30 anni inizia il rallentamento del ricambio dello stato esterno della cute e se non ci sono nuove cellule si informano le increspature sulla pelle: l’idratazione è fondamentale e si tratta dall’interno con soluzioni multivitaminiche biostimolanti e dall’esterno con dei filler a base di acido ialuronico».
Quante tipologie di rughe ci sono? Sono almeno quattro quelle che notiamo quando ci guardiamo allo specchio:

Rughe profonde: sono causate dalla perdita di volume. Come si trattano: con l’acido ialuronico, che è una delle componenti principali del derma e che con l’età diminuisce, influendo sulla perdita di sostanza. Con delle iniezioni di acido ialuronico i tessuti sono rimpolpati e le rughe colmate dall’interno.

Rughe di stanchezza: con il passare degli anni il turnover cellulare rallenta, l’epidermide si assottiglia diventando più fragile e perdendo turgore. Come si trattano: con la bio-rivitalizzazione, ovvero delle micro iniezioni di principi nutritivi che stimolano la ristrutturazione cutanea e innescano un processo antinfiammatorio.

Rughe d’espressione: sono causate dalla costante sollecitazione muscolare che costringono la pelle del viso a contrarsi e a distendersi. Come si trattano: con la tossina botulinica che impedisce all’Aceticolina che è un neurotrasmettitore di rilasciare il comando di contrazione ai muscoli.

Rughe superficiali: sono causate dalle aggressioni esterne che intaccano con delle micro fratture l’epidermide. Come si trattano: con il peeling che consiste nell’applicazione di una soluzione esfoliante, che eliminando lo strato più superficiale dell’epidermide stimola il ricambio cellulare. (Glamour)

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Laura Arduin e’ un medico chirurgo specializzato con lode in chirurgia maxillo-facciale, esperto in medicina estetica e chirurgia estetica. Durante il suo percorso formativo ha mostrato particolare interesse verso il ramo estetico della chirurgia maxillo-facciale così da volerlo approfondire frequentando un master di II livello presso l’università di Siena, dove ha vinto una borsa studio in base a titoli e meriti, ed una scuola privata in medicina e chirurgia estetica a Bologna.

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