Colpiscono a tutte le età, spesso all’improvviso. Le macchie della pelle, in gergo tecnico iperpigmentazione, sono un problema estetico temutissimo, perfino più delle rughe. I soggetti più esposti sono quelli con fototipo basso – carnagione chiara, occhi e capelli chiari – ma anche le donne in gravidanza e quelle meno giovani.
Compaiono soprattutto sul viso e sulle mani, Perché sono le regioni della pelle più fotoesposte. I raggi UVB vanno a stimolare la melanina, e questa è la vera ragione per cui l’esposizione al sole accentua la comparsa di macchie scure. Il loro nome scientifico è melasma, e si presentano in particolar modo su guance, labbro superiore e fronte, di solito in modo simmetrico.

Oltre all’esposizione al sole senza protezione adeguata, esistono altri fattori scatenanti:

«Molti farmaci ad esempio l’Aspirina, gli antibiotici e i barbiturici e gli stati di infiammazione dati da brufoli, eritema, desquamazione o bolle.

Tutte le macchie possono essere trattate, ma è sempre necessario un controllo medico che aiuti ad indirizzare verso una corretta diagnosi. Le macchie più superficiali, le epidermiche, sono quelle che rispondono meglio alle terapie, mentre la rimozione completa diventa sempre più difficile a seconda della profondità della macchia».
Quali sono le TERAPIE ambulatoriali oggi a disposizione?

«Esistono terapie chimiche – i peeling – e terapie fisiche come il laser e il fotoringiovanimento, ma anche creme schiarenti a uso topico».

«Il PEELING viene utilizzato per schiarire la pelle, rigenerare i tessuti e stimolare in profondità la produzione di nuovo collagene. La trama del tessuto migliora fin da subito, con un effetto lifting immediato. Altri peeling, invece, grazie all’azione idratante e regolatrice della melanina agisce anche come antirughe e illuminante.

«Quando la pelle appare più spessa e le macchie si fanno più intense, i pori sono dilatati e la trama del tessuto è nettamente degenerata, il consiglio è di utilizzare il LASER che oltre a cancellare le macchie più profonde stimola il collagene e permette la rimozione delle rughe più superficiali.

«Il fotoringiovanimento è dato da una tecnologia che tramite l’emissione di diverse lunghezze d’onda, è in grado di agire efficacemente sia sulla macchia che sul ringiovanimento del viso. Il trattamento, a differenza del laser, è più superficiale, per cui non permette la rimozione delle rughe ma dona un effettivo miglioramento della trama cutanea e dei pori della pelle.

Esistono anche CREME schiarenti per uso topico formulate su misura per ogni paziente, composte da una miscela di principi attivi su base depigmentante da prepararsi sotto ricetta medica. La crema va applicata tutte le sere sulle zone “macchiate”, e consente anche alle pelli più scure o più sensibili di schiarirsi in modo delicato». Silvia Nava, OGGI

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Laura Arduin e’ un medico chirurgo specializzato con lode in chirurgia maxillo-facciale, esperto in medicina estetica e chirurgia estetica. Durante il suo percorso formativo ha mostrato particolare interesse verso il ramo estetico della chirurgia maxillo-facciale così da volerlo approfondire frequentando un master di II livello presso l’università di Siena, dove ha vinto una borsa studio in base a titoli e meriti, ed una scuola privata in medicina e chirurgia estetica a Bologna.

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